Il Laboratorio di Lana e Colori prepara la Festa del Majo - VI edizione a Chieti Centro

    • Chieti Centro e Associazione Camminando Insieme
    • La festa del Majo è presente tra le iniziative del Maggio Teatino 2013, riproposta per il sesto anno .
      Da Via Arniense alle ore10.00 si avvierà la Maggiolata preceduta dal fantoccio del Majo, seguito dal carro addobbato di fiori e fronde, dai suonatori di “du botte” e dalle coppie di danzatori, vestiti con abiti filologici e ornati con gioielli tipicamente abruzzesi.
      Si tratta dell’ultima e più importante festa di primavera ma come si svolge?
      E’ un rito diurno in cui i maggiolanti girano per le strade ” annunciando l’arrivo di Maggio. “…Il Majo è infatti un giovane maschio che indossa un cappello conico fatto con un’intelaiatura di canna coperto di paglia e da mazzetti di fiori”
      Il corteo si snoda lungo il Corso Marrucino , P.za della Trinità per giungere alla Villa Comunale dove si eseguiranno canti propiziatori e danze.
      Il Canto dei Dodici Mesi è il canto protagonista della festa e viene cantato anche nel Carnevale abruzzese e conclude il Majo. Sei coppie rappresentano i mesi dell’anno e si dispongono in cerchio, al centro c’è un tredicesimo figurante che rappresenta l’anno. I dodici mesi chiamati al centro dall’anno , uno alla volta , descrivono e vantano le proprie caratteristiche, mentre l’anno li ammonisce sulla loro caducità ricordando loro che devono lasciare posto l’uno all’altro senza tregua.
      Tutti i mesi hanno dei simboli caratterizzanti il mese che rappresentano.
      Il ballo del Palo Intrecciato viene ballato di piazza in piazza e prevede un intreccio di nastri intorno ad un palo, che rappresenta l’albero e i virgulti primaverili della vegetazione che risorge.
      La danza si esegue in cerchio “….il palo centrale è la congiunzione tra cielo e terra, attorno al quale pendono i nastri a coppie (lacce)… I nastri sono impugnati dai maschi ed offerti alle femmine e le coppie passano alternativamente al di sotto e sopra i lacce rappresentando…il rigoglio della vegetazione”(Prof. F. Stoppa “il Buono e Bello” Aprile 2009)
      La celebrazione continua intorno alle 13.30 con il pasto campestre che ha luogo negli spazi verdi situati nei pressi della Scuola Primaria di M. del Freddo , Via M. Muzii 6, Chieti. Si degusta l’antico piatto delle “lessagne”, una variante frentana delle virtù teramane insieme ad altri cibi e dolci tradizionali.
      La lessagne ha come ingredienti 9 tipi tra legumi e cereali, 9 tipi di verdure (verraine, spraine cacigne ecc), e 9 spezie (il 9 in Frentania ha valore di buon auspicio per il raccolto) e viene realizzato con ingredienti già cotti forniti coralmente dai soci dell’associazione e ripassati con un misto di cotiche, osso di prosciutto e tenuti in caldo, aggiungendo brodo; viene servito da mezzogiorno fino al tramonto.
      Il cerimoniale prosegue con danze ,canti tradizionali e si conclude con il rogo del fantoccio del Majo, atto rituale finalizzato alla fertilizzazione della terra
      La rievocazione della Festa del Majo vuole promuovere la continuità tra la comunità umana e il suo passato e riscoprire il legame che lega l’uomo alla natura evidenziato da questi riti di rigenerazione attraverso il ritorno ciclico di vita-morte-rinascita: simbolismo culturale sempre attuale perchè rappresenta le radici stesse della nostra civiltà.

Alberta compone una parrucca con riccioli di lana di diversi colori

Alberta compone una parrucca con riccioli di lana di diversi colori

Franca prepara i riccioli all'uncinetto

Franca prepara i riccioli all'uncinetto

fiori di lana all'uncinetto realizzati dalla brava maestra Rosaria

fiori di lana all'uncinetto realizzati dalla brava maestra Rosaria

Sotto lo sguardo divertito di Anna

Sotto lo sguardo divertito di Anna